West Court, Jesus College - Casabella

NOVEMBER 2019
TEXT FRANCESCA SERRAZANETTI
IMAGES NIALL MCLAUGHLIN ARCHITECTS & NICK KANE

Il Jesus è uno dei tanti College di Cambridge: situato nei terreni a nord di Jesus Lane, è un complesso caratterizzato da un sistema di corti aperte, tipologia diffusa in città. Sorto sul sito di un ex monastero benedettino, nel corso degli anni è stato ampliato in più fasi per rispondere alla crescita del numero di studenti, arrivando a includere edifici che vanno dal XII al XXI secolo. Un importante rinnovamento è quello avviato con l'acquisizione nel 2014 di gran parte della Wesley House, per creare quella che oggi è la West Court: una nuova corte che si affaccia direttamente su strada e conferisce quindi un fronte propriamente urbano al Jesus, il cui ingresso principale è collocato in posizione arretrata e collegato alla strada tramite un lungo sentiero pavimentato.

Il progetto sviluppato da Niall McLaughlin Architects per la West Court recupera e integra gli edifici preesistenti in una struttura del tutto rinnovata, in grado di fare coesistere i diversi stili e allo stesso tempo di integrare a essi un linguaggio contemporaneo.

Il progetto ha visto dapprima il recupero del vincolato Webb Building (l'ala nord-est, destinata a uffici, spazi di socializzazione e residenze) e la costruzione del nuova caffetteria. Quest'ultimo è un padiglione leggero che entra in contrasto con la solidità dell'edificio preesistente, estendendo gli spazi del piano terra verso il parco, con un affaccio che si protende verso la North Court e che diviene un luogo di incontro e di collegamento tra questa corte e le altre. L'intervento più significativo e visibile, sul lato sud, coincide con il fronte su strada: è il rinnovamento del Rank Building (un edificio obsoleto realizzato negli anni Settanta) a cui si aggiunge, all'estremità occidentale, il nuovo corpo di accesso alla West Court: un elemento di connessione che prende le forme di una lanterna vetrata con una struttura in legno, appoggiata su un corpo in mattoni. La lanterna illumina all'interno il vestibolo a tutta altezza ed emerge all'esterno segnalando lievemente la propria presenza nel paesaggio urbano.

Legando con cura passato e contemporaneità, il Rank Building rinnova entrambe le sue facciate (quella urbana e quella interna alla corte verde) con due declinazioni diverse di un comune linguaggio. Il sistema di setti trasversali in mattoni detta il ritmo complessivo e viene integrato con tamponamenti leggeri. Su Jesus Lane gli elementi in pietra e in legno, rispettivamente al piano terra e al primo piano, costituiscono un filtro tra la strada e la lecture hall (un auditorium flessibile all'avanguardia, per quanto ricavato da un edificio esistente e in adiacenza a una strada trafficata), mentre un sistema di balconi •in legno ai due piani superiori media il passaggio tra la strada e le camere della foresteria. Il ritmo degli elementi verticali declinato su diversi moduli conferisce un nuovo carattere all'architettura, slanciandola e allontanandosi dalle proporzioni massicce dell'edificio preesistente. Sul fronte nord, la profondità di un sistema di vetrate e aperture inserite in telai in legno crea il filtro tra interno ed esterno: se ai primi due livelli delle sedute fisse si inseriscono tra le vetrate e il corridoio di distribuzione accanto alla lecture hall, ai piani superiori delle piccole scrivanie integrate al sistema generano dei punti studio individuali nelle camere.

I materiali utilizzati per i nuovi interventi collegano con grazia l'eterogeneità di queste architetture, negando l'omologazione ma preferendo piuttosto la coerenza di uno sviluppo articolato capace di rispondere alle specificità degli usi e della relazione con il contesto esterno. L'attenzione alla continuità si nota in alcuni dettagli: i telai in legno che affacciano sulla corte hanno profili smussati che sembrano evocare le cornici delle finestre in pietra preesistenti; i setti di pietra sulla strada hanno una trama smerlata che rafforza la verticalità della facciata in modo armonioso; la struttura in legno del padiglione della caffetteria è concepita come una pergola nel paesaggio. Proprio la caffetteria è il simbolo più evidente di un intervento misurato capace di legarsi sui diversi fronti ai caratteri del contesto ( qui il parco) riportando questa disparata collezione di edifici nella vita della comunità universitaria.

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